ODIO IL PICCOLO PRINCIPE, Anna Vivarelli, ÀNCORAWOW
Venezia. Lorenzo vive incastrato in un’esistenza perfetta soltanto in apparenza: figlio di due professori inappuntabili, fatica a trovare il suo posto a scuola e, soprattutto, nel mondo. Solitario per natura, l’unico amico con cui condivide silenzi e timidezze è Pietro, un compagno di banco che somiglia più a un’ancora di salvezza che a un compagno di giochi.
Un pomeriggio di pioggia, Lorenzo si rifugia quasi per caso in una biblioteca e incontra Maurizio, il giovane bibliotecario che, con delicatezza e infinita pazienza, gli mostra il potere salvifico della lettura. Tra scaffali polverosi e pagine ingiallite, scopre che ogni storia può contenere un pezzo della sua stessa vita: è l’inizio di una lenta, guizzante rinascita. Tuttavia, la calma è illusoria. I genitori, preoccupati, lo affidano a degli psichiatri, ma il disagio resta intatto finché non gli svelano di averlo adottato. L’annuncio fa esplodere la sua rabbia: il già fragile equilibrio familiare si sgretola, la scuola diventa un campo di battaglia e Lorenzo, ferito nel profondo, chiede aiuto alla nonna materna a Torino.
Tra nuovi incontri, scoperte sorprendenti sulle proprie radici e l’affetto di un’anziana anticonformista, Lorenzo impara a guardarsi dentro con onestà. Capisce che dietro la rabbia si nasconde un’urgenza di amore, e che perdonare sé stesso e gli altri è il passo più coraggioso verso la libertà…
La forza di questo libro sta nella capacità di fondere empatia e tensione narrativa. Vivarelli costruisce ogni capitolo come un piccolo “atto teatrale”: il lettore entra con Lorenzo in stanze nuove — la soffusione di luce della biblioteca, lo studio dello psichiatra, il tepore un po’ polveroso di casa nonna — e, con lui, sente il cuore battere all’unisono con le sue paure e le sue speranze.
Gli incontri, calibrati con maestria, variano da figure dal sapore fiabesco (la nonna) a personaggi che incarnano il disagio giovanile (Janica, tenera e smarrita), fino a figure che sembrano specchi più complessi (i genitori adottivi, freddi ma mossi da un amore mai superficialmente raccontato). Ogni dialogo, ogni descrizione, ha un ritmo preciso: le frasi si piegano ora alla delicatezza, ora all’irruenza, restituendo un tessuto narrativo vibrante e autentico.
Nel cuore del romanzo risuonano domande universali: che valore ha una famiglia quando il legame non è di sangue? Come si ricompone l’identità di chi ha sempre vissuto in bilico? Vivarelli non dà risposte facili, ma guida il lettore in un percorso in cui ogni scompenso emotivo diventa occasione di crescita. Il riflesso del “Piccolo Principe” — odiato da Lorenzo all’inizio — si trasforma in specchio luminoso di speranza: non è più solo un piccolo ragazzo su un asteroide, ma l’emblema di chi, pur fragile, sa mostrare la strada del cuore.
Età: 10+
Per acquistare il libro: Shop ÀncoraWow
Dettagli prodotto ODIO IL PICCOLO PRINCIPE di Anna Vivarelli, ÀNCORAWOW
- Età: 10+
- Editore: ÀncoraWow (2025)
- Autore: Anna Vivarelli
- Copertina: flessibile
- Pagine: 160
- Lingua: italiano
- ISBN-13: 9788851429560